Incontri ideati, curati e diretti da DANIELE LONGO, musicista, poli-strumentista, insegnante AIGAM

 

PREMESSA

Nella nostra epoca l’ascolto reciproco non è, come a nostro avviso dovrebbe essere, un’esperienza irrinunciabile per la crescita propria e collettiva. Talvolta si ha l’impressione che qualcuno non si conceda questa piacevole possibilità (bambini ed ex-bambini), quasi che non se lo possa permettere. Per un musicista invece l’ascolto è il cardine, il centro nevralgico della propria attività, da solo e con gli altri, della propria ricerca artistica ed interiore, deve poterselo permettere! Se è vero che il fare musica è attualmente spesso riservato e demandato al professionista, è anche vero che non è sempre stato così. In un passato neanche troppo remoto la musica era praticata da un numero più ampio di persone, punteggiava la vita sociale e ne nutriva i legami, senza che ad essa fossero associate ragioni commerciali o qualsiasi altro genere di sovrastruttura.

Inoltre l’essere umano è profondamente musicale, nelle sue potenzialità, più o meno espresse o represse; lo è aldilà di una formazione accademica, e nessuno dovrebbe rinunciare alle possibilità di esprimersi, gioire, piangere, ecc… che la musica eminentemente rappresenta. I bambini dimostrano di saper utilizzare queste possibilità istintivamente, ricorrendo alla pratica musicale, soprattutto se e quando questa non viene negata e lo fanno ancor più volentieri se questa viene loro presentata come un gioco che ci si può permettere di fare, a qualsiasi età e livello di conoscenza ed approfondimento.

 

PRESENTAZIONE GENERALE

Il progetto musicale qui presentato vuole essere un approccio alla conoscenza pratica della propria ricchezza dimezzi per i bambini, che forse sospettano già di potersi permettere di divertirsi producendo ed ascoltando suoni, ma potrebbero così anche sfruttare gli stimoli esterni, forniti dall’insegnante esterno impegnato nel progetto, in collaborazione con gli insegnanti della scuola, per riordinare le proprie idee, per acquistare fiducia in sé stessi e nelle proprie possibilità. L’orecchio ed il corpo saranno al contempo oggetti di osservazione e mezzi di espressione delle idee musicali. La voce (o meglio, le voci) sarà lo strumento musicale primo e principale (ma non esclusivo) grazie al quale fare ricorso per affrontare questo viaggio alla scoperta dei ritmi, delle melodie così come delle intensità, dei timbri e delle altezze, e dei mattoni fondamentali del fare musica; ad essa potrà affiancarsi la “Body Percussion”, l’uso dello strumentario Orff, del flauto dolce e della tastiera elettronica (quest’ultima in dotazione al realizzatore del progetto), e, non ultimo, degli oggetti d’uso della vita quotidiana.

 

MODALITA’

Progetto di 45 ore, suddivisibili in tre moduli da 15 ore ciascuno.

Le attività sono condotte secondo una modalità che rispetta le seguenti priorità:

fare un’esperienza “viva” della musica, come attività dalla gioiosa dignità;

coltivare l’espressione individuale nell’attività collettiva;

stimolare la creatività personale come mezzo di comunicazione;

applicare giochi ed attività inter-disciplinari, con principi di improvvisazione teatrale ed attività motoria

 

MODULI PREVISTI

“La musica è divertente!”: il coinvolgimento ed il piacere del fare musica.

“La musica è tanta!”: evoluzione delle competenze ed allargamento del repertorio.

“La musica è sempre viva!”: evoluzione della consapevolezza e sviluppo della creatività nel linguaggio musicale.

 

FINALITA’

Maturare la conoscenza di sé: nel far musica l’individuo impara a conoscere sempre meglio le proprie attitudini, i propri gusti e le proprie potenzialità.

Offrire possibilità di sviluppo della personalità in tutte le direzioni: il canto o lo studio di uno strumento coinvolge tutti gli aspetti della personalità (cognitivo, affettivo, sociale e psicomotorio).

Educare a conquistare un gusto estetico.

Potenziare le capacità logiche: lo studio del codice musicale e dello strumento richiedono l’uso delle capacità di concentrazione, osservazione, analisi, confronto, sintesi e saper sistemare organicamente il proprio sapere; l’esecuzione corale richiede l’uso delle capacità di ascolto, concentrazione, osservazione, confronto.

Favorire la socializzazione: le attività di musica d’insieme e di canto corale educano a rispettare e collaborare con i compagni per raggiungere un risultato comune.

 

OBIETTIVI SPECIFICI E GENERALI

Educare l’orecchio musicale.

Sviluppare il senso ritmico e la memoria uditiva.

Acquisire una buona disposizione tecnica ed un’abilità di base nell’esecuzione sia vocale sia strumentale.

Suonare e/o cantare insieme

 

Educare ad un ascolto partecipe e consapevole della musica, di sé e dell’altro.

Stimolare la partecipazione alla produzione musicale.

Sviluppare la creatività personale.

Promuovere lo scambio delle idee fra i ragazzi e il reciproco sostegno nello sviluppo delle stesse.

Nutrire la fiducia di sé, con l’attenzione rivolta al proprio bagaglio di suoni.

 

MUSICASSIEME  è un progetto Realtà Debora Mancini