Per la musica non siamo mai troppo piccoli

Incontri curati da DANIELE LONGO, musicista, poli-strumentista, insegnante secondo i principi di E. E. Gordon

PREMESSA

Il linguaggio della musica, come la lingua materna, dovrebbe entrare a far parte della vita del bambino fin dai primi giorni di vita. I pediatri, attraverso il progetto nazionale Nati per la Musica (www.natiperlamusica.it), auspicano la messa in atto di pratiche educative musicali importanti per la formazione globale dell’individuo. Esiste infatti un rapporto diretto tra esperienza musicale e sviluppo neuropsicologico del bambino.

MUSIC LEARNING THEORY 

La music learning theory – Teoria e pratica dell’apprendimento musicale, individua nell’infanzia il momento migliore per gettare le basi del pensiero musicale, così come accade per lo sviluppo del linguaggio. Edwin E. Gordon ha studiato i sistemi di apprendimento della musica per 50 anni in diverse università americane. Dalla sua teoria dell’apprendimento della musica nella prima infanzia (Music Learning Theory) è derivata una pratica, ovvero una maniera di far musica con i bambini. Concetto alla base della MLT è quello di guida informale: l’adulto musicalmente competente non “insegna” al bambino, ma lo guida all’apprendimento della musica.

Musica per piccoli e piccolissimi da 0 a 36 mesi. In un ambiente protetto e accogliente, momenti di vera musica per mamma o papà e bimbo: per sviluppare le attitudini  musicali del bambino e farlo crescere sano e sereno.

Per bambini da 3 a 5 anni. Canto, gioco, suono e movimento per sviluppare il pensiero musicale, l’intonazione e il senso ritmico, la coordinazione e l’attenzione. Per pensare in musica. Per divertirsi insieme e crescere in modo armonico.

CONTENUTI, OBIETTIVI, MODALITA’

Gli elementi fondamentali della MLT sono: voce, respiro, movimento, silenzio, relazione e setting. La guida informale (l’educatore), instaura con i bambini un vero e proprio dialogo musicale ed espressivo: cantando per loro, ed insieme a loro, un ampio repertorio di canti e pattern melodici e ritmici senza parole (in diversi metri e modi musicali, usuali ed inusuali, provenienti da varie culture), secondo i principi di brevità, varietà, complessità che favoriscono nei bambini stessi l’ascolto e l’apprendimento spontaneo. Il canto è il primo e principale veicolo di musica, ma esso si arricchisce del valore aggiunto offerto dal movimento spontaneo (e dal gioco): e i bambini sono naturalmente mossi dalla musica! Coordinare pensiero, respiro, movimento e voce contribuisce a far acquisire loro una corretta intonazione ed un senso stabile del tempo musicale, e costituisce lo stadio definito da E.E. Gordon “audiation preparatoria”. Questo corrisponde ad un insieme di competenze e, allo stesso tempo, ad un processo di acquisizione di queste, caratteristico dell’età pre-scolare e particolarmente importante nell’apprendimento musicale nella  vita dell’individuo.

L’“audiation” (neologismo da “audition” + “action”), è la capacità di pensare musicalmente; ed acquisirla, divertendoci e giocando, è il nostro principale scopo. Prima di studiare uno strumento musicale è fondamentale sviluppare l’audiation, vero e proprio strumento interiore. I genitori sono invitati (non forzati) a cantare e a muoversi assieme alla guida per creare ricche polifonie e poliritmie, e per accrescere il vocabolario motorio dei bambini; il tutto creando delle semplici forme di gruppo, all’interno delle quali i bambini saranno liberi di esplorare lo spazio e partecipare così attivamente alle attività.

DURATA

Incontri di 45 minuti, con cadenza settimanale. Possibilità di organizzare cicli di incontri di breve, media e lunga durata.